domenica 31 maggio 2009

Tour Ronde - Couloir Gervasutti

[Davanti al Museo delle Guide]

Monte Bianco!!!! Finalmente si decide per una cosa seria!! La Tour Ronde. Partiamo di sabato ed arriviamo a Cournayeur sotto una bella pioggia e circa 11 gradi. Ma non ci facciano intimorire e ci infiliamo nella funivia che si infila ben presto nella nebbia e, sferzata dalla pioggia ghiacciata, ci porta in breve al Rifugio Torino.
Oggi il gruppo dei soliti (fantastici) 3 si è arricchito di un nuovo elemento: Roby.

[Paolo e Roby all'attaco del couloir]

In serata mentre assaporiamo la cucina del Torino il cielo si apre e al mattino (veramente sono le 4) il cielo è completamente pulito. Alle 4e30 lasciamo il rifugio verso la Nord delle Tour Ronde. Arrivati in vista dell'attacco scopriamo che nel tratto centrale, malgrado la nevicata del giorno prima, il ghiaccio si presenta vello grigio. Veloce confabulazione e decidiamo di optare per il Couloir Gervasutti.

[Il Cirque Maudit dal Couloir]

Ben presto scopriamo che sono in molti ad aver cambiato idea. Verso la Gervasutti si forma una vera e propria processione. Attacchiamo insieme alla ormai solita scuola di alpinismo (ormai li odio). Lungo il canale il panorama su Cirque Maudit si fa via via più bello, con le prime luci del mattino e la neve fresca che imbianca le pareti. Resto sempre più del parere che questo è il posto in assoluto più bello di tutte le Alpi. Andate a vedere di persona.


[La Madonnina di Vetta]

Continuiamo la salita, superiamo la noiosa scuola e ben raggiungiamo la vetta per primi! Dopo poco il luogo si affollerà come una piazza di paese. Riusciamo a mala pena a farci fare una foto e poi ci togliamo di mezzo ed iniziamo la discesa per via normale. Alla nostra destra (scendendo) la Brenva e la vetta del Bianco con la Cresta di Pueterey. In fondo si intravede Courmayeur. Il cielo è terso e blu. Non c'è vento. Uno spettacolo magnifico.

[Foto di gruppo in vetta]

Arrivati al Colle Freshfield decidiamo di scendere lungo il canale Est. Sappiamo che non è una cosa sempre consigliabile. La temperatura non è bassissima ed è appena nevicato (fortunatamente non ci sono accumuli). Con 3 calate superiamo la terminale e ci depositiamo nel vallone che scende dal Col d'Entreves per rifocillarci un poco e spogliarci: ci aspetta la salita al Col Flambeau e con questo sole la sudata è garantita.

[In calata per il canale Est]

Alle 12e15 siamo giò dentro al Torino. Tutto è andato bene e ci rechiamo con un filo di tristezza verso la funivia: ci sarebbe piaciuto restare ancora un giorno. Andare via con un cielo così blu è difficile, ma è quello che dobbiamo fare. ma lo facciamo salutando questa montagna con un arrivederci a presto.

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sabato 23 maggio 2009

Via Zucchi

[Renzino]

Siamo Renzo ed io da soli. Decidiamo di salire lo spigolo est al Pilone Centrale della Grignetta lungo la via Andreino, ma il canale di accesso alla via è pieno di neve ghiacciata e così desistiamo e "ripieghiamo" sulla adiacente via Zucchi.
La via Zucchi è stata il mio battesimo delle vie di montagna, ma questa volta non me la faccio tutta da secondo, e decido di alternarmi a Renzo nella guida della cordata.

[Io]

Saliamo sotto un sole splendente (finalmente!) ed un caldo incredibile (roba da luglio), seguendo due cordate di una scuola di alpinismo che all'ultimo tiro hanno pensato bene di scaricarci addosso una sassaiola degna di un gruppo che in montagna non sa proprio come andarci. Renzino si arrabbia e per tutta risposta si sente dire che sono cose che capitano....si, dico io, a quelli che non sanno prestare attenzione. Al termine della via saliamo per la Segantini verso la vetta e poi giù per l'interminabile Cermenati verso il Porta e la macchina. Così interminabile che decidiamo di salutare la Grigna almeno fino a settembre... Bye Bye.

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domenica 17 maggio 2009

Visolo

[Lo spigolo Sud della Presolana]

Ormai il discorso sul meteo è monotono e quindi lo tralascio. Non sapendo cosa fare decidiamo di fare un po' di dislivello per fare allenamento. Meta il Visolo, punto panoramico sulla Presolana. ma di panorama ne vediamo ben poco, fortunatamente assistiamo ad una fugace apertura che ci permette di vedere lo spigolo Sud.

[Il Visolo dal Passo della Presolana]

Dopodiché tutto si richiude e noi riprendiamo la via del ritorno verso il Passo della Presolana. La beffa è stata che una volta arrivati in prossimità della macchina le nuvole si sono diradate. no comment.

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domenica 10 maggio 2009

Zucco Angelone

[Renzo su "Foto di gruppo con signorine"]

Anche questo week end siamo solo Renzo ed io. Anche questo week end il meteo è instabile (novità!). Lo Zucco Angelone si presenta bene per l'occasione, è una falesia dalle difficoltà più varie che presenta oltre ai monotiri anche delle viette di discreta lunghezza.
Il piano originale è: "Foto di gruppo con signorine" e poi di concatenare "Anabasi".
La prima è una via di 4 lunghezze lungo la quale saliamo insieme ad un nutrito gruppo scuola. Al termine chiediamo ad uno di questi istruttori che sembra conoscere bene il luogo: "scusa, per Anabasi?". Risposta "seguite la catena, Anabasi è la prima via che incontrate".

[Renzo su ?]

Mai informazione fu più errata. Ci troviamo all'attacco della prima via (saltiamo "Schiavi della pietra"). Probabilmente è di 7a. Renzo prova sale e scende più volte, riesce anche ad arrivare a al secondo spit, ma alla fine è costretto a rinunciare. Prendiamo per una via che si sposta un po' più a destra rispetto alla precedente. Azzerando un passaggio arriva alla sosta. Procediamo in "alternata" anche se non sappiamo cosa ci aspetta. Più avanti incontriamo varie difficioltà ma fortunatamante più umane (5c, crediamo).

[Autoscatto]

La cosa che mi ha dato più soddisfazione non è stato l'aver superato da primo quelle difficoltà, ma quello di essere salito senza sapere cosa mi aspettava e di superarlo un poco alla volta. Incoscienza? Forse, però c'è sempre un modo di tornare sui propri passi. Direi "rischio calcolato" e voglia di non arrendersi.
Insomma, abbiamo finito che eravamo entrambi soddisfatti. Solo una domanda: ma perchè non scrivere alla base delle vie per lo meno il loro nome?

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venerdì 1 maggio 2009

Dr. Jimmy

[Renzo ed io]

Festa dei lavoratori!! Paolo non c'è (è a Cervinia: ma non era il primo marzo quando scrisse "basta sci da ora solo scarpette"?). Renzo c'è. Ci troviamo alla solita ora e ci mettiamo in viaggio. Chiacchiera tu che chiacchiero io, sfiliamo a tutta birra davantoi all'uscita di Santhia e siamo quindi costretti ad un lungo giro. Anche oggi siamo diretti ad Albard di Bard per fare una nuova via: Dr. Jimmy. Quando arriviamo al parcheggio riusciamo a malapena a trovare un angolino dove lasciare la macchina! La giornata è splendida, un po' ventosa (e quando mai qui non tira vento?) ma molto soleggiata. Dr. Jimmy parte appena prima di I love you Sylvie. Su quest'ultima si stanno accalcando 4 cordate, sulla nostra solo una: meglio.

[Renzo sul 7° tiro]

Ci accodiamo ai due. Questa salita la faremo "in alternata", così mi abituo a fare da primo. Le difficoltà iniziali sono basse (4 - 4c), solo dopo ci sono tre lunghezze di 5c. Con Renzo l'intesa è ottima e saliamo davvero rapidi. La coppia che ci precede viene superata lungo la quarta lunghezza. La via è un po' discontinua e quasi mai esposta (solo verso la fine), su roccia ottima, strachiodata (spit nuovi si sommano ai vecchi) con molte soste doppie (le nuove con catena, le vecchie no).
Il vento cala e riusciamo a goderci una salita decente: finalmente un po' di sole, era ora!!

[Albard di Bard]

Sono contento di essere riuscito a fare da primo 2 dei 3 tiri di 5. Renzo in compenso si è cimentato nel 6a del 9° tiro. Io ho lasciato perdere, visto che subodoravo qualche problema di discesa per via della corda troppo corta. ed infatti...è stato meglio così.

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