domenica 27 aprile 2008

Trezzo

[Impariamo, gente, impariamo!]

Inizio questo post con la foto di una "estranea" al magico trio (Renzo, Paolo ed io). Il motivo mi sembra ovvio, basta guardare la foto.

Oggi gli impegni famigliari ci hanno lasciato pochissimo spazio per il nostro passatempo e così abbiamo deciso di andare a "spaccarci gli avambracci", come dice Paolo, sulla falesia Ronda Nera di Trezzo.

Si tratta di un muretto decisamente strapiombante costituito non da roccia vera e propria, ma da un agglomerato di sassi arrotondati con dei buchi là dove i sassi sono usciti dalla loro sede. Risultato, poco per i piedi e poco per le mani anche se, a prima vista, la parete non essendo liscia sembra ricca di appigli.

[Io al termine di "Vai avanti tu...."]

Abbiamo fatto "Vai avanti tu che mi vien da ridere" (4+) e "La via del Rota" (5+). Personalmente stenderei un velo pietoso sulla gradazione delle vie... Andate là e provate per credere.
Renzo poi si è butatto su "Attrazione fatale" (6a) e dopo due piccoli voli è riuscito, incitato da tutti i presenti ad arrivare la catena!

[Renzo un nanosecondo prima di volare]

Come sempre Renzo da dimostrazione di essere un grande!! Anche Paolo non è da meno. Insomma ho la fortuna e l'onore di andare in giro accompagnato da due bravi maestri.

Intanto prosegue l'allenamento verso il nostro segreto obiettivo .....

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venerdì 25 aprile 2008

Arnad - Diretta al banano

[Diretta al banano]

Heila! Siamo sempre i soliti 3 ragazzi (Renzo, Paolo ed io) e, come al solito, siamo andati ad arrampicare. Ma questa volta, udite udite, non a Predore!!!
Oggi abbiamo pensato di cambiare (era ora) e siamo andati ad Arnad, ridente paesino della Valleé famoso per il lardo e la falesia. Obiettivo: la via "Diretta al banano" (5c)

Arrivati di buon ora ci siamo subito portati all'attacco della via. Dietro di noi c'era già una cordata (Guida di Courmayeur con 2 allievi) che spinge mentre un'altra è già al secondo tiro. Renzo è partito alla grande (come al solito). Devo dire che il primo tiro è già bello tosto di suo ed in più viene fatto a freddo col risultato che sembra essere il più difficile di tutti anche se così non è.

[Renzo sul 4°tiro]

Veramente belli sono il 4°, 5° e 6° tiro. Con difficoltà sostenuta (mai meno del 5b) ma mai eccessiva. Via via che si sale si è sempre più esposti, ormai siamo a quasi 200m dal punti di partenza che è, a sua volta, più elevato del livello stradale: insomma, quando si guarda giù è un bel vedere.
Man mano che si sale la qualità della roccia migliora: un po' perchè si modifica la composizione e un po' perchè è meno unta. Segno che qualcuno ad un certo puntoi fa dietro front? Mah!

[In vista della 6a sosta]

In quale direzione prosegua la via dopo la sesta sosta per noi è rimasto un mistero: alcune relazioni indicano di superare il soprastante muretto strapiombante passando per una rampa alla sua destra, altre (e le foto del sito delle Guide di Arnad) indicano di passare alla sinistra del muretto. Fatto sta che superato questo muretto, la parete dopo alcuni metri di placca verticale, via via si ammorbidisce e, dopo la settima sosta, con facile e divertente arrampicata si raggiunge agevolmente la cima del "Paretone" da dove non resta che scendere per il sentiero e la strada fino al parcheggio.

E per concludere? Merendona all'Osteria Arcaden.

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sabato 19 aprile 2008

Chiuso un conto se ne apre un altro

[Eccomi su "2 o 3"]

L'ultima volta che siamo stati a Predore avevo terminato la giornata lasciando con un conto in sospeso: salire "2 o 3" da primo. Sabato ci siamo tornati e finalmente il conto l'ho chiuso: sono riuscito a salire sulla via che mi aveva respinto qualche settimana fa, facendo per la prima volta il mio 5c da primo!!

Come avrete capito, gira e rigira, il solito trio (Renzo, Paolo ed io)è finito per l'ennesima volta con l'andare a Predore. Giurandoci che questa è l'ultima volta, almeno per questa primavera. Staremo a vedere. Il fatto è che ultimamente il meteo non è molto clemente e questo week end (anche a causa di miei impegni domenicali) avevamo disponibile solamente il sabato pomeriggio: quando si ha mezza giornata a disposizione la possibilità più valida che si ha è quella della bella falesia sul lago d'Iseo. E così è stato.

[Paolo sul pasaggio chiave di "25 anni dopo"]

Non che ci si annoi, anzi: abbiamo fatto alcune vie sul settore "I Gradoni" come "25 anni dopo" (5b+), "2 o 3" (5c), "8 luglio...che sfiga" (5b), ci siamo "rilassati" su "La mona" (5a) e poi Renzo, che per fortuna non è mai contento, ha voluto fare di più e ci ha portati sul lato destro del settore alto a fare "Fic sec".

[Uno sguardo dalla sosta di "Fic sec"]

"Fic sec" è una via di quasi 25 metri, pressoché verticale di difficoltà 6a!! Ottimo Renzo che l'ha salita per primo. Particolare il finale, davvero duro. Data l'ora tarda (per fortuna) Paolo ed io l'abbiamo salita in top-rope, e devo dire che è stata bella tosta.

La prossima volta (ci sarà ancora una prossima volta a Predore?) mi sa che non me la scampo e che me la devo fare da primo.....

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domenica 13 aprile 2008

Se piove....

[La partenza]

Sono da poco passate le 7 e sono in auto sulla A4 verso Bergamo. Osservo: le Grigne prendono il primo sole tutte innevate, il Resegone, e poi.....nubi, nubi nubi solo nubi sempre più nere man mano il mio sguardo si rivolge verso est, ovvero in direzione di Predore, meta di oggi. Prendo il cellulare e scrivo a Paolo: "certo che girano le p...e a vedere che su Predore piove e in Grigna c'è il sole".

Paolo mi chiama. Decidiamo di incontrarci a Orio per decidere cosa fare. Siamo il solito trio, Renzo Paolo ed io. Ci incontriamo sotto una fastidiosa pioggerella e ci spostiamo verso Bergamo per bere un caffè e ragionare. Dopo il caffè la decisione è presa: di arrampicare non se ne parla, quindi andiamo a "fare fiato": su di corsa al Resegone.

Arriviamo a Brumano, m 964, dove lasciamo la macchina vicino alla chiesa. Le nuvole girano sopra di noi scure e minacciose. Non piove ma fa freddino. Sono le 9. Partiamo. Si va al trotto su per i 940 metri che ci separano dalla croce posta a 1875m, in cima al Resegone. Paolo fa il passo, dopo un po' Renzo ci supera e si mette a tirare il gruppetto. Si trotta sempre ad un buon ritmo. Ad un certo punto sono io a superare e a fare il passo. Man mano saliamo cominciamo ad incontrare la neve. 200 m sotto la vetta la neve è ormai alta almeno 60 cm. Fatichiamo, ma alle 10e10 giungiamo alla croce!!

[Paolo aiuto-rifugista]

Dopo una brevissima sosta al vento ci portiamo al riparo dentro al Rif. Azzoni, posto pochi metri sotto la vetta, per un te rifocillatore e per ascigarci un po' il sudore. Alla fine Paolo mostrerà il meglio di se stesso rassettando alla perfezione il tavolo.

[Luci e ombre]

Quando usciamo dal rifugio ci rendiamo conto di essere esattamante a metà fra il brutto tempo ed il sole. Fra giochi di luci ed ombre ci buttiamo in una discesa a capofitto verso la macchina e in poco meno di 45 minuti ritorniamo al punto di partenza.
E' stata la mia prima esperienza di "corsa" in scarpette. Devo dire che l'ho trovata divertente, forse perchè la giornata, per via delle condizioni meteo, non dava spazio alla contemplazione tipica di chi va in montagna e quindi ci si poteva limitare a concentrarsi su se stessi senza perdere un gran chè di ciò che ci stava intorno.
Speriamo nel prossimo week-end. Anche se le previsioni non promettono nulla di buono.....

sabato 5 aprile 2008

Arco - Muro dell'asino

[Paolo]

Inizio questo post con una magnifica foto di Paolo in posa "plastica". Si, perchè è stato proprio lui a spingerci fino a qui, molto lontano da casa. E così abbiamo provato ad andare in una delle tantissime falesie della mitica Arco.

Devo dire che sono rimasto un po' deluso dalla roccia che in taluni punti è talmente consumata dagli innumerevoli passaggi che è lucida oltre ad essere molto scivolosa. In compenso c'è una tale numerosità di vie con tutte le difficoltà possibili che è davvero difficile non riuscire a divertirsi.

Siamo arrivati al mattino presto e non c'era praticamente nessuno (2 tedeschi). In compenso abbiamo trovato un certo freddino e solo al pomeriggio (quando come d'incanto la falesia si è affollata) con il sole abbiamo cominciato a ragionare.

Il luogo è davvero bello, ben attrezzato con tavoli per il pic nic e addirittura un bagno. Le vie sono chiodatissime con spit forse un poco troppo vicini (certe volte si rischia di rinviare prendendo la corda sotto lo spit precedente). Ciò però permette di osare di più in tutta tranquillità.

Fra le varie vie, siamo saliti su "Faccia da Pirla (6a)" e sul finire abbiamo fatto una via (senza nome) che partiva con un bel muro strapiombante alto circa 8 metri. Renzo qui mi ha fatto da coach facendomi capire a squarciagola che dovevo "tirare su i piedi". Ebbene, come li ho tirati su, voilà, sono uscito dal tratto finale di uesto difficile passaggio. Grazie Renzo.

[Renzo sul muretto strapiombante]

Prima di partire per casa, sosta in paese per un gelato ed un trancio di pizza, poi un po' di shopping in uno spettacolare negozio di articoli sportivi.

La febbre sale.... i programmi per la tarda primavera si accavallano... continuamo ad allenarci e poi vedremo.....

[Tutte le foto]