domenica 29 giugno 2008

Tre giorni sul Bianco: secondo

[Il ripido tratto iniziale. In basso è ancora buio]

Come dicevo, oggi al solito trio si sono aggiunti 3 amici: Angelo, Fabio e Roberto ma abbiamo perso Renzo che ha deciso di raggiungerci al Rifugio Cosmiques. La sveglia suona alle 3:00. Colazione, preparativi vari e alle 3e50 siamo già pronti a partire. Destinazione Mont Blanc du Tacul. In circa un'ora siamo già sotto i satelliti. Paolo come al solito, sta già inveendo su Angelo, colpevole di avere i ramponi nei piedi e di averli anche della misura errata (povero, un negoziante molto furbo gli ha rifilato un paio di ramponi per scarpe dal 43 in su: peccato che Angelo abbia il 42....).
Dopo 2 ore scarse siamo al Col du Midi. Albeggia. Tutto attorno a noi assume il tipico color rosa fenicottero (urka!). Anche la traccia che tìrimonta i versante del Tacul sembra più rosea... Sembra, infatti dopo pochi minuti ci troviamo su una rampa ripidissima. Mi volto e vedo i miei compagni Fabio e Roberto che salgono mentre dietro di loro il fondo valle è ancora al buio.

[Il secondo seracco]

Poco oltre la pendenza cala pian piano fino ad appiattirsi del tutto o quasi quando la traccia affianca il primo grosso seracco e lo costeggia fino ad un ponte di neve che ci permetterà di superarlo. Altro pezzo in falso piano e poi su, diritti come fusi fino al secondo seracco. Questo è di dimensioni colossali: largo una ventina di metri, profondo non si sa quanto, e coperto per tutta la sua larghezza!!

[In vetta!!]

Superato il secondo seracco un'ultima ripida rampetta ci conduce finalmente sulla sommità del versante all'inizio dell'ampio crestone che termina con le roccette sommitali. Mentre percoriamo la cresta siamo involontari spettatori di uno spettacolo davvero inquietante: l'elicottero del 118 che recupera via verricello una persona al termine della cresta Kuffner!! Da brivido.

In vetta foto di rito e non: infatti Angelo estrae una bandiera contro la base amiricana "Dal Molin" di Vicenza con la quale si fa fotografare più volte.
Giornata stupenda e panorama illimitato verso tutte le direzioni. Il gruppo è stato bravissimo, anche i meno allenati non hanno avuto problemi. Dal Rifugio Torino sono 1.200 metri di dislivello e più di 6 Km di sviluppo.
La discesa al Col du Midi è avvenuta senza scossoni, così come la risalita al Rifugio Cosmiques dove ci attendeva il buon Renzino.
E domani? Arete du Cosmiques!.

[Tutte le foto]

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