Settembre sfortunato, per un verso o per un altro non siamo riusciti fino ad oggi a fare nulla se non una fugace scappata in quel di Casazza. Paolo è infognato nel lavoro, Renzo ed io abbiamo voglia di mordere la roccia "vera". Renzo ha appena letto su Alp la relazione della via Cassin al Torrione Palma nel gruppo della Grigna Meridionale. Venerdì telefono a Renzo e decidiamo: domenica si va (senza Paolo, purtroppo).
Alle 6e30 davanti all'Ospedale di Lecco ci siamo solo noi due. Forse è un po' presto, ma è una fortuna che sia così. Infatti arrivati ai Piani dei Resinelli Renzo si accorge che ha lasciato le scarpe in macchina, a Lecco. Giù di volata e poi di nuovo su. E tutto l'anticipo se ne è andato.
[Le nebbie ci circondano]
La giornata è freddina (ci sono 5 gradi). Partiamo e in un'ora e mezza siamo alla base della via. Alle 10 Renzo attacca il primo rinvio. Saliamo. La roccia è molto bella, ma non è così su tutta la parete: appena a lato della via spesso si trova roccia un po' friabile. Ma questo non costituirà un problema.
[In vetta]
Il problema sarà un'altro e si presenterà all'inizio del 7° ed ultimo tiro quando non riuscirò a superare il solito malefico "diedrino strapiombante" e sarò costretto a ricorrere a miseri espedienti (staffa) per superarlo con buona pace delle 2 coredate che ci seguivano e che si sono messe in pazienta attesa che io finissi i miei patetici tentativi. Rabbia. Vergogna. Devo rifarmi. Fortunatamente Renzo si è già reso disponibile a fare "vergot" per "rimettermi in sella" dopo questa brutta caduta.
[Tutte le foto]
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