domenica 26 luglio 2009

4 4000

[Punta Giordani m. 4046]

Due giorni sul Monte Rosa. Era da tanto che non tornavo su questa montagna a me così cara. Il tour prevede: 1° giorno Punta Giordanio e creste ESE alla Piramide Vincent, 2° giorno Corno Nero e Balmenhorn. Il tutto con due squadre di compagni diverse: sabato con Paolo (il solito Paolo), Roby e suo fratello Nello; domenica con Fabio L. , Fabio T. (della squadra dei "dannati") e Antonio.
La mattina di sabato ci accoglie con un bel vento teso e freddo. Saliamo al Passo dei Salati e da lì ci incamminiamo lungo il sentiero verso Punta Indren. Arriviamo sul ghiacciaio dove calziamo i ramponi (finalmente io ghiacciaio sembra tale e non un nevaio in liquefazione) e saliamo belli spediti verso la Cresta Rossa (dove avrebbe dovuto essere costruita l'arrivo di una funivia, poi fortunatamente ha prevalso il buonsenso e il progetto è stato annullato). Sostina veloce e via veros la Punta Giordani che raggiungiamo in meno di 3 ore (dai Salati). Foto di rito e breve riposo sotto un vento che ci sbatte come bandiere.

[La cresta E.S.E. alla Piramide Vincent]

Velocemente (Paolo non da tregue)rimettiamo le punte dei ramponi sulla cresta prima nevosa, poi rocciosa che ci condurrà in vetta alla Piramide Vincent. La salita lungo questa cresta (la ESE) non è mai difficile ma in alcuni tratti è bella esposta poichè sotto i piedi c'è la parete est del Rosa (il versante che da su Alagna). D'accordo, non è come quella che sovrasta Macugnaga, ma è comunque un bel baratro.
Tempo limpido e splendido con vista mozzafiato fino all'appennino Ligure. Arriviamo in vetta digiuni ma, a causa del vento, non facciamo sossta e decidiamo che per mangiare e bere qualcosa è meglio scendere finchè non troviamo un posto un po' riparato. Lo troviamo quando ci uniamo alla traccia che scende (o sale, dipende dai punti di vista) dal Colle del Lys. Lì si fanno anche strani incontri con persone che decidono che è meglio sparire.... solo che sparire del tutto è impossibile....mah!

[Tramonto dal Rif. Mantova]

Mangiato qualcosa al volo (...il solito Paolo....) scendiamo al Rifugio Mantova. Lì Paolo, Roby e Nello proseguono per casa ed io resto con i due Fabi e Antonio che sono reduci dalla Margherita. cena squisita in rifugio (magari un filo di pasta in più nel piatto non guastava...) e splendido tramonto sul Bianco e sulle Jorasses. Dormiamo nelo rifugio invernale causa pienone. Per la cronaca: il rifugio invernale è sopra al gruppo elettrogeno che va a gasolio... a buon intenditore poche parole...

[Il Corno Nero m. 4321]

Al mattino dopo il gruppo elettrogeno ci sveglia alle 4. Non abbiamo fretta e ci prepariamo con calma. Un po' meno vento di ieri e giornata altrettanto bella. Dopo le raccomandazioni dei due Fabi ("Non correre!!!") mi incammino a passo fandango e comunque in due ore e venti siamo alla sella da cui parte il breve ma ripido (50°) pendio nevosa che conduce in vetta. Qui purtroppo Fabio T. decide di fermarsi. Proseguiamo solo Fabio L. ed io. Le conidioni sono ottime ed è tutto splendidamente gradinato. Arriviamo in vetta e siamo soli!! Magnifica vista sulla parete est verso Alagna.

[Il Cristo delle Vette m. 4167]

Scesi dalla vetta propongo di fare una capatina al Balmenhorn, quest'anno raggiungibile con quasi metà della solita ferratina grazie all'innalzamento del livello del ghiacciaio dopo le copiose nevicate. In cima si sta veramente bene e sostiamo per fare una veloce mangiatina e le foto di rito.
Ripartiamo e scendiamo al Mantova e al Passo dei Salati dove con gli impianti Fabio T. ed io scendiamo a Staffal. Fabio L. ha invece confermato la sua tendenza vintage e se l'è fatta a piedi per il vallone della Salza. Complimenti!
Morale: due giorni e 4 cima oltre i 4000. Bene, ottimo lavoro. Grazie alla compagnia e complimenti a tutti.

[Tutte le foto di Giordani e Vincent]

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