sabato 25 ottobre 2008

Prè de Bar

[I soci e, sullo sfondo, le placche]

Notiziona! Questo week-end non siamo usciti Renzo ed io, ma si sono aggiunti Paolo (era ora) e, udite udite, Fabio, che ha deciso di provare un riavvicinamento all'arrampicata.
Per questo motivo, dopo varie ipotesi via mail e sms, si è deciso di optare per un posto che desse ampie possibilità e che escludesse il mono-tiro: le placche di Pre de Bar, quasi in fondo alla Val Ferret.
Posto davvero carino, speciaalmente se in una giornata come quella di ieri, calda e assolata. Oddio, al mattino faceva un freddo cane, ma poi il sole vi ha posto rimedio.

[Panorama]

Ci siamo divisi su due vie: Fabio e Paolo su Bierfest, Renzo ed io su Pilastro della Metamorfosi, o almeno così crediamo. Sì perchè qualche dubbio l'abbiamo, infatti l'ultimo tiro abbiamo dovuto aggirarlo e ho tanto l'impressione che ci siamo infilati in Ligne Blanche. Questo spiegherebbe tutto, infatti il 6B non lo facciamo.
Comunque... tutto bene e ci siamo divertiti. Al termine mangiata finale con birra a fiumi e poi tutti a casa!!

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sabato 18 ottobre 2008

Una giornata da dimenticare

[Il Canalone Porta]

Una giornata come quella di oggi non sarebbe neanche da raccontare.
Venerdì mi sento con Renzo e dopo aver capito che Paolo non può, decidiamo di tornare in Grigna a fare qualcosa.
Ci troviamo come al solito nel buio più profondo davanti all'ospedale di Lecco (posto non eccelso per gli appuntamenti). Il sole è ben lungi dal sorgere. Molliamo una macchina, caffè, e partiamo alla volta dei Piani dei Resinelli.
Parcheggiamo e cominciamo a tirare fuori dal baule zaini e attrezzature quando.... scopro che ho dimenticato a casa le scarpe!!!
Volano le parolacce e il contagiri dell'arrabbiatura sale come in una formula uno.
Ma non finisce qui.....
Sì, perchè, incavolato nero, ributto tutto dentro al baule della macchina e chiudo il portellone. Vado accanto alla portiera per salire e scopro che....ci siamo chiusi fuori!!!!
Non vale la pena raccontare il resto. Fortunatamente avevo ancora con me il telefonino e sono riuscito a chiamare Paolo (il nostro terzo e mitico compagno), a spiegargli la situazione e a chiedere aiuto.
La giornata è finita con una scappata veloce su per il canalone Porta più che altro per sfogare la rabbia accumulata. E poi a casa.
Decisamente una giornata da cancellare.

sabato 11 ottobre 2008

Presolana

[In vetta]

Oggi Renzo ed io (Paolo è ancora uccel di bosco) questo week end ci siamo concessi una uscita "tranquilla" con spazio per una parentesi gastronomica, complice l'assenza di Paolo che, come ho già avuto modo di dire in passato, ha la tendenza a farci saltare i pranzetti nelle trattorie.
L'obiettivo era la normale alla Presolana, anche se poi la normale vera e propria l'abbiamo abbandonata molto presto per dirigerci verso il canale che si dirama alla sinistra. Credo che lì passasse in origine la normale, poi spostata a causa della qualità pessima dellaa roccia che si sbriciole e sfalda. Infatti devo sconsigliare assolutamente di seguire questa nostra via. L'ho fatta e non credo che la rifarei, anche se la deviazione è stata molto divertente.

[Il mitico ristorante del Passo]

Abortito un tentativo di percorrere la cresta (non avevamo la corda per fare la doppia che si incontra poco dopo) abbiamo deciso di andare a farci finalmente una bella mangiata nel simpatico "Ristorante del Passo".

[Tortelli alle ortiche]

Lì, la signora Renza ti coccola con tutta una serie di squisiti piatti tradizionali serviti in un locale allegro e famigliare.
Veramente squisiti i tortelli alle ortiche (che ho dovuto difendere strenuamente dagli attacchi di Renzo), oltre alle crespelle. Per non parlare della carne sulla pioda che ti puoi cucinare direttamente sul tavolo cuocendola a piacere. UNa cucina semplice ma curata e di ottima qualità. Insomma un'esperienza da provare. (attenzione, che il luogo è letteralmente preso d'assalto!!).

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sabato 4 ottobre 2008

Torrioni Magnaghi

[Renzo, i Magnaghi e la neve]

Venerdì comioncia il giro di sms fra il mitico trio. Già di primo mattino si capisce che sarà un altro week-end senza Paolo. Rimaniamo Renzo ed io. Decidiamo che la prossima nostra metà sarà la Traversata dei Magnaghi, ancora in Grignetta. Si tratta di concatenare le vie di salita ai tre torrioni, Meridionale, Centrale e Settentrionale.
Ci troviamo come al solito a Lecco e partiamo dai Piani di Resinelli poco dopo il sorgere del sole che spunta dalle Orobie. Fa freddo e soffia un vento freddo e tagliente. Salendo per la Cresta Cermenati vediamo a terra qualche pallina bianca, come se avesse appena grandinato. Quando prendiamo il sentiero che attraversa in costa il versante della Grigna verso i Magnaghi, cominciano le prime chiazza di neve. Arrivati all'imbocco del canalino da discendere per raggiungere l'attacco del Canalone Albertini lo troviamo pieno di neve: una ghiacciaia. Il vento si accanisce contro di noi tanto da farci tentennare. Ma proseguiamo...

[Renzo al primo tiro della Lecco]

La "Albertini" è una via di max IV+. Apro i primi due tiri. Dal terzo tiro ci alterneremo fino alla vetta. Ci arriviamo bene e concludiamo i primi 200m di arrampicata con uno spuntino accanto alla croce divelta della vetta del Torrione Meridionale.
Da qui "cicchiamo" alla grande il famoso "traversino" che porta al secondo torrione. Noi siamo scesi a destra (est) per una ventina di metri e poi con una doppia da 25 metri siamo atterrati all'inizio del punultimo tiro di una via (la variante "Polvara") che porta in cima al secondo torrione. Renzo accorpa questi due tiri superando tre cordate in un colpo solo. Scesi alla forcella GLASG (altro freezer innevato) attacco la "Lecco" al terzo torrione, quello settentrionale. Senza alcuin problema arrampichiamo in alternata questi ultimi 125metri e giungiamo alla vetta finale.

[In vetta al terzo torrione]

Bellissimo concatenamento, non particolarmente difficile, ma con condizioni abbastanza fredde e neve quà e là. Un buon allenamento per me a salire da primo...ma ne ho ancora da imparare. Senza voler fare l'eroe, perchè non è proprio il caso, devo dire che una cosa è certa: un passaggio di IV+ in Grigna è tutta un'altra cosa rispetto a farlo in falesia. Un po' per la chiodatura meno fitta e un po' perchè sotto non hai 20 o 25 metri e un po' perchè secondo chi a dato i gradi in Grigna era un po' tirchietto. Insomma, come diceva un tipo della TV, provare per credere.
Adesso ho voglia di fare una camminata, magari in compagnia....

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